Ha cambiato la partita, si è preso la scena, ma solo per far vedere al mondo quanto sia lontano dalla versione migliore di se stesso, e forse anche da una solo accettabile. Non sta bene, altrimenti il c. Martinez (che annuncia che questa è la sua ultima partita: il contratto è scaduto e non sarà rinnovato) lo avrebbe inserito dall’inizio, invece di cambiare ancora formazione, con Mertens attaccante per Batshuayi, Hazard in panchina, Trossard e Carrasco nuovi (e deludenti) innesti. Se Mertens manda fuori la miglior occasione del primo tempo (dopo incursione e taglio di De Bruyne per un momento di nuovo se stesso), è Carrasco che provoca il rigore prima assegnato e poi tolto dalla Var per un fuorigioco precedente. Certo, così la caduta è fragorosa e merita le lacrime disperate di Big Rom.
Con lei ci sono le assistenti Neuza Back, brasiliana e Karen Diaz, messicana. La prestazione di Frappart in sé non fa notizia, perché il Mondiale è la cima di una lunga salita, pedalata a ritmo forte e regolare: prima donna arbitro in Champions e in Supercoppa, la francese è qui per meriti, non per inseguire il politically correct: le uniche sviste sono di Diaz, che non vede un pallone uscito sulla linea di fondo e di Back, che sbaglia ad annullare il 4-2. Il pranzo leggerissimo e solitario davanti alla spiaggia dell’Intercontinental, il lungo viaggio verso lo stadio più distante da Doha, l’ingresso in campo con il volto teso, i movimenti del collo per sciogliere la tensione e iniziare finalmente a correre. Nei test atletici Frappart è tra i migliori, dirige la partita seguendo il gioco sempre da vicino, fischiando poco. Tanti fischi arrivano dalla tribuna durante la revisione Var del gol della Costa Rica, ma appunto sono per la videoassistenza.
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La questione è una sola: la palla è interamente uscita o è rimasta in campo in occasione del cross di Mitoma che Tanaka trasforma nella rete del sorpasso? In sala Var ci hanno messo più di tre minuti per sciogliere il dubbio: la palla è dentro. Ma se è dentro lo è per un millimetro, forse due. LEGGI QUI l’articolo completo. Ore 10:30 - Germania, le ragioni del fallimento: i senatori in declino, le proteste che deconcentrano... (Paolo Tomaselli, inviato a Doha) Nessuno ha ben capito dove voleva andare la Germania e per togliere ogni dubbio la squadra di Flick prende la strada di casa per la seconda volta consecutiva al primo turno: se era un inedito assoluto il flop prematuro in Russia (ko con Messico e Corea), il bis è un disastro epocale per la Mannschaft, la squadra che ha giocato più finali in un Mondiale (otto) vincendo quattro volte il titolo, l’ultimo nel 2014: il mito dei tedeschi che non mollano mai e in qualche modo arrivano fino in fondo ormai è caduto, perché il calcio sta cambiando e nessuno meglio dell’Italia lo può testimoniare.
Quando la Germania segna il 2-2 e i giocatori si accapigliano per strapparsi il pallone di mano, lei si fa da parte e richiama il tedesco Havertz, che non protesta. Il truce Fullkrug però fa il 4-2 e quando vede la bandierina sventolare, sbotta con Frappart: la Var gli dà ragione. L’arbitro cambia auricolare perché sente male. Ma la nuova musica è appena cominciata. Ore 08:45 - Le classifiche dei gironi Ieri si sono qualificate Spagna e Giappone per il girone E, mentre nel girone F hanno ottenuto il pass per gli ottavi il Marocco e la Croazia. LEGGI QUI tutte le classifiche dei gironi. Ore 08:30 - Lukaku in lacrime spacca la panchina (Arianna Ravelli, inviata a Doha) Romelu Lukaku si è preso il Belgio sulle spalle, ma è caduto sotto il suo peso.
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Per non farsi mancare niente Costa Rica-Germania è andata anche oltre. Una rincorsa di colpi di scena che ha continuamente spezzato la logica della gara e di conseguenza del girone. Ore 08:00 - Brasile con il recordman Dani Alves (Arianna Ravelli, inviata a Doha) Il Brasile che oggi affronta il Camerun con l’intento di vincere agilmente il girone (e, chissà, magari restare l’unica squadra in questo Mondiale a non aver ancora subito gol) sarà un Brasile B e con il mal di gola: sono almeno sette i giocatori che negli ultimi giorni si sono lamentati di raffreddori e malesseri respiratori vari e, sotto accusa, c’è l’aria condizionata assassina del Qatar e i continui sbalzi di temperatura.
Neuendorf, che ricopre l’incarico da marzo, ha detto di provare «amara delusione» e ha definito «estremamente dolorosa» la seconda eliminazione dei tedeschi nel turno a gironi dopo i Mondiali del 2018 in Russia. Ore 11:45 - Svizzera-Serbia, sfida per gli ottavi. La tregua è politica (Paolo Tomaselli, inviato a Doha) Il giorno del sorteggio, hanno alzato gli occhi al cielo. La loro era stata la partita più politica in Russia e oggi (come allora) Svizzera e Serbia si giocano il passaggio agli ottavi. «È solo calcio, la politica deve stare fuori — avverte il c.
Ma la gente vuole vedere il calcio, anzi più calcio. Per questo noi della Fifa insieme all’Ifab abbiamo chiesto da anni di fare qualcosa per aumentare il minutaggio effettivo delle partite, per cercare di avere più tempo di gioco». Pierluigi Collina, presidente della commissione arbitri della Fifa, interviene per spiegare i motivi che hanno portato a una delle caratteristiche più spiccate del Mondiale in Qatar: i minuti di recupero «allungati», diventati in certi casi un vero e proprio tempo supplementare. Ore 09:00 - Frappart, prima volta senza errori (Paolo Tomaselli, inviato a Doha) Dentro un’enorme tenda beduina con il deserto attorno, c’è una minuta donna francese di 38 anni che abbatte l’ultimo muro, con gli occhi spiritati e l’emozione dei pionieri: Stephanie Frappart, 92 anni dopo il calcio d’inizio di questa leggenda chiamata Mondiale, scrive una pagina tutta nuova e arbitra con la solita nonchalance Germania-Costa Rica.
Anche perché i serbi negano di aver messo loro quel vessillo. L’obiettivo è innervosire l’avversario: la Serbia è costretta a vincere, alla Svizzera basta il pari. E servono leader saldi. Anche se non sarà facile per capitan Xhaka: il padre era un attivista kosovaro all’università di Pristina e fu arrestato dalla polizia di Milosevic. Condannato a 6 anni (lo zio addirittura a 15), fu rilasciato dopo 3 anni e mezzo di umiliazioni morali e percosse fisiche. Shaqiri da bambino è scappato in Svizzera assieme alla famiglia a causa dalla guerra: «Non avevamo molto, ma tutto ci è stato tolto. Sono grato alla Svizzera e al calcio, la cosa migliore che mi sia capitata, perché sul campo sei senza pensieri e sei libero». Esserlo anche oggi, è la sfida. Ore 11:15 - Perché il gol del Giappone è valido Sta facendo ancora discutere il secondo gol del Giappone, firmato da Tanaka, che ha permesso ai nipponici di battere la Spagna in rimonta (2-1) e vincere il girone — e di fatto eliminando la Germania, che con un pareggio tra Giappone e Spagna si sarebbe qualificata insieme alla Nazionale di Luis Enrique —, qualificandosi come primi agli ottavi dove sfideranno la Croazia, vice campione del mondo in carica.
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«Grazie al Qatar per questo tributo e a tutti quelli che mi mandano buone vibrazioni», conclude Pelé. Ore 12:30 - La Roma celebra la qualificazione del Giappone sui social pic. twitter. com/v8M6Zmj5Gb— AS Roma (@OfficialASRoma) December 1, 2022 Ore 12:15 - Germania, la Federcalcio convoca il c. t. Flick e il team manager Bierhoff Il presidente della Federcalcio tedesca, Bernd Neuendorf, ha annunciato oggi un incontro di crisi la prossima settimana con l’allenatore Hansi Flick, il team manager Oliver Bierhoff e il capo del consiglio di amministrazione della Lega calcio tedesca, Hans -Joachim Watzke, dopo l’eliminazione ai Mondiali in Qatar.
Quante volte figliolo? Quattro, sono quattro i peccati capitali di Lukaku. Ore 08:15 - L’analisi di Sconcerti (Mario Sconcerti) È probabile che il Giappone non vincerà i Mondiali, ma di sicuro non ha ancora imparato a perderli. Il suo calcio non è osabile, è sempre oltre i limiti. Non è più una squadra debuttante, ha giocato al Mondiale centododici volte e ogni volta viene considerato quasi come un debuttante, per di più esotico. In realtà sono atleti eccezionali che ormai hanno imparato a giocare benissimo anche a calcio. La Spagna ha avuto la ventura di segnare subito, lì si è fermata. Nel secondo tempo è entrata in un giro di confusione imprevedibile che ha stordito quella che era sembrata la squadra più lineare del torneo.
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